Anche i pesci hanno la loro stagionalità
Oggi coscienza e consapevolezza gastronomica sono sempre più in crescita, ma su alcuni prodotti si fa ancora fatica a mettere in luce quello che è il vero rispetto della materia e la sua reale stagionalità.
Tema delicato è quello del mercato ittico, infatti in questo settore, la globalizzazione diffusa e le logiche di mercato, rendono complesso prendere coscienza della stagionalità e delle provenienze. La legge cerca di tutelare il consumatore, ma spesso la fretta e la superficialità del quotidiano traggono in errore.
È inoltre senza dubbio auspicabile un consumo del pesce al di fuori dei periodi riproduttivi dello stesso, quando la disponibilità è maggiore, ma è necessario cercare di fare chiarezza e capire quando è il momento migliore per consumare un determinato pesce o mollusco, intenso in termini di disponibilità dello stesso.
Non solo frutta e verdura, quindi, ma anche i pesci hanno la loro stagionalità, che andrebbe conosciuta ed osservata anche per rispetto al periodo riproduttivo.
L’estate è alle porte e la primavera, che per il clima di questo 2019 stenta ad arrivare, è agli sgoccioli, con l’arrivo del mese di giugno iniziano anche le prime giornate al mare e la protezione è necessaria. Validi alleati della tinteralla sono gli omega 3, i grassi saturi benefici presenti all’interno del pesce.
È quindi estremamente importante consumare pesce e consumare quello legato a questa solare stagione, scopriamo insieme le specie che ritroviamo in questo mese.
Tra il pesce da acquistare a giugno sono consigliati il dentice, la gallinella, la cernia, il nasello, l’orata, il pesce spada, la sogliola, la rana pescatrice, la ricciola, la razza, la spigola, la sardina, le alici, il gamberetto rosa, il granchio, lo scampo, il totano, e ovviamente il tonno.
L’importante è che il pesce sia sempre freschissimo, per preservare intatte tutte le sue qualità organolettiche e le sue proprietà.