Chef Consulting per Pub Gourmet: e il panino non sarà più lo stesso. Così come l’abito perfetto è quello sartoriale così il panino diventa piatto di eccellenza, unico. Un mix di sapori e saperi fusi dalle mani di esperti chef per creare il panino per ogni palato. Il panino gourmet. Un’esperienza multisensoriale che parte dal palato per conquistare tutti e cinque i sensi. Qualità, ricerca, passione, esperienza: sono questi i must dello Chef Consulting, l’ultimo programma messo in campo da Giuseppe Acciaio, amministratore delegato della Gma Export Specialità e Massimiliano Acciaio. Un piano che punta a rispondere alle esigenze non solo del mercato ma del territorio e più ancora da vicino alle esigenze del protagonista, il consumatore, da gourmet o semplice curioso e goloso ma sempre più attento ed esigente in fatto di cibo e qualità dei prodotti. Una nuova proposta, dunque, che strizza l’occhio al mitico panino, da sempre il “pop food” per eccellenza. E in questa nuova avventura del patron Giuseppe Acciao non poteva mancare chi di cibo cosiddetto “street food” ne ha fatto un’arte in cucina, lo chef Francesco Fichera. Sarà la professionalità, il genio e la maestria di Fichera, noto esperto in particolar modo di carni e nella tipologie di cotture, a fornire la giusta consulenza per creare menu unici ed esclusivi per ogni pub gourmet del circuito. Lo chef, dunque, con il team degli Acciaio sono già al lavoro di promozione territoriale, che vede la Gma impegnata dagli anni ‘80 nell’esportazione di tipicità campane ed importazione di sapori unici europei. La mission? Rafforzare il format dai marchi registrati di Pizzerie Gourmet e di Pub Gourmet del circuito Acciao. Lo start. Trampolino di lancio dello Chef Consulting è stato il “9 Gradi”, il pub è in via Mercato Vecchio a Somma Vesuviana. Centro della movida alle falde del monte Somma per pranzi e cene, il locale di Pasquale Maddaloni ha accolto decine di gestori di locali provenienti da tutta la Campania. Al via con piastre accese e marinature diverse, l’estro dello chef Fichera che ha fatto delle tecniche di cottura primordiale e ad alte temperature, il suo tratto distintivo. Con carni “Buffalo Beef” e ha dato solo un assaggio del vasto programma cucinando senza sosta carni diverse con cotture e marinature differenti: dal bufalo al maiale, dall’agnello al pollo, con mix di verdure dell’Orto di Lucullo e birre artigianali sapientemente abbinate per diventare il cuore di un panino preparato con Petra 3, la farina 100% con grani italiani macinata a pietra, tra le eccellenze della Gma. “Non bisogna cadere nella banalità di credere che in fondo si tratta solo di un panino – spiega lo chef Fichera – gli ingredienti sono quelli semplici e di qualità ma va studiato il contesto: innanzitutto la stagionalità dei prodotti, il luogo, il territorio, le persone perché il cibo deve essere cucinato con cura e attenzione. Parlando di carni – aggiunge Fichera – ogni tipologia di carne ha bisogno di un metodo per essere gustata al meglio, anche e soprattutto in un pub gourmet, magari con il panino giusto e una marinatura particolare”. Un’armonia di gusti fusi in un mix di ingredienti di eccellenza che ha conquistato tutti i partecipanti. Il risultato è stato un successo ed era solo l’inizio. “L’obiettivo è dare un valore aggiunto nei Pub Gourmet del circuito, presentare con il settore carni le diverse tipologie di cottura per un hamburger bufalo, ad esempio, abbinandolo ad un panino con farina macinata a pietra e una birra artigianale”, spiega Giuseppe Acciaio. La birra, bionda, chiara, scura arriva finalmente in cucina e non più solo accostata al piatto: “Era ora – dice il beersommelier Gilberto Acciaio – la birra comincia ad entrare in cucina come vero e proprio ingrediente. E si comincia a capire l’importanza del prodotto anche per arrivare ai fornelli dando un aroma particolare alla carne”.
di Patrizia Panico