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Cinque pizze sulle tracce di Elena Ferrante da Carmnella a Napoli

vincenzo esposito carmnella FullSizeRenderCinque nuove pizze dedicate all’enigmatica scrittrice che narra Napoli e vicoli storici di una città tanto misteriosa quanto bella. Siamo da “Carmnella”, in via Cristoforo Marino, a due passi dall’uscita autostradale e a tre dalla centralissima piazza Garibaldi. Qui si concentrano i racconti dei libri di Elena Ferrante, con le Case Nuove a fare da sfondo a personaggi a metà tra mito e realtà. Così il maestro pizzaiolo Vincenzo Esposito inventa pizze, le serve ai suoi clienti, e poi le adatta a quei personaggi. Ottimi gli accostamenti dei sapori ai caratteri dei vari personaggi. Ogni storia ha la sua pizza, ogni protagonista ha il suo gusto. E così, Vincenzo Esposito si è avvalso della collaborazione di Monica Piscitelli ed Evelina Bruno per raccontare, attraverso le sue pizze, le storie di Elena Ferrante. Elena Greco è una pizza classica come la Margherita, impreziosita da un pomodoro confit stufato al forno. Lila Cerullo è una particolare pizza napoletana con pomodoro giallo del Vesuvio, fior di latte, alici di Cetara e basilico. Nino Serratore è una pizza decisa con patate, salame piccante e fior di latte. Michele Solara, poi, è una pizza metà Marinara e metà con ripieno a sorpresa. Infine, Elena Ferrante e il suo mistero diventano una pizza con ragù napoletano, fior di latte e fiocchetti di ricotta, come il piatto più amato della domenica. Ora queste pizze sono entrate a pieno titolo nel menu della pizzeria Carmnella, insieme alla lista completa dei ripieni che sono una delle caratteristiche forti del locale, accompagnando i tanti lettori curiosi che ogni giorno approdano i quei vicoletti napoletani sulle tracce di Elena Ferrante. Tra mito e realtà, però, c’è anche Carmnella. “La pizzeria si chiama così in onore della mia bisnonna – racconta fiero Vincenzo Esposito – che era una ristoratrice d’altri tempi, una donna forte che ha vissuto queste zone di Napoli facendo fortuna. Io da questo quartiere non mi muovo: qui ci sono le mie origini e qui voglio valorizzare il nostro prodotto principe, la pizza, abbinando la degustazione alla cultura”.




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