“Mia mamma mi racconta sempre che io sono praticamente nato già con mestolo e pentola in mano”.
Vincenzo Della Monica – Enzo per tutti – ha 38 anni ed è il nuovo chef del Leonessa PastaBar, il locale che si trova al Lotto C dell’Interporto di Nola. E si racconta un po’, alla presentazione del suo nuovo menu “ricco di primi piatti, ma pieno anche di secondi semplici e gustosi”.
Il suo è un percorso “tortuoso”, fatto di tante esperienze, prima dell’approdo al PastaBar.
“Io sono di Angri, in provincia di Salerno. Ma ho maturato molte esperienze, prima di aprire un piccolo locale nella mia città (ristorante Le Gourmet, ndr). Ho lavorato tanto in Costiera Amalfitana, all’Hotel Santa Caterina di Amalfi e al ristorante Lido Azzurro di Antonio Pisani. Poi sono stato 3 anni in Svizzera al ristorante St. Anton e ho trascorso altri 4 anni di formazione tra L’Etoile Academy e la Dolce&Salato”.
La passione per la cucina nasce da bambino.
“Sì, mia madre per scherzo mi dice che sono nato già con mestolo e pentola in mano, perché aiutavo in cucina fin da piccolo. Mi è sempre piaciuto guardare a casa chi cucinava, ho cercato di carpire i segreti e li ho fatti miei, fino a far diventare questa passione un vero e proprio mestiere, che cerco di arricchire sempre con novità e sperimentazioni”.
Quali sono le basi della sua cucina?
“Ho sempre ritenuto importante la conoscenza delle materie prime e le tecniche di cottura, elementi che abbinati all’esperienza di una cucina tradizionale napoletana e salernitana, mi hanno spinto ad avviare un mio ristorante Le Gourmet ad Angri qualche anno fa ed ora sono completamente dedicato a Leonessa PastaBar”.
E veniamo a questa nuova esperienza. Cosa l’ha spinto ad accettare la sfida del Leonessa PastaBar?
“Conosco i Leonessa da anni, sono loro cliente con il mio ristorante, dunque la loro proposta mi ha incuriosito subito. È una realtà affascinante, i fratelli Oscar, Luigi e Diego Leonessa sono dinamici e creativi, con un grande rispetto per il concetto di buono e attenti al mondo della ricerca. Il nuovo format PastaBar mi ha inoltre conquistato, per la possibilità di abbinare un primo piatto veloce ma creativo e con prodotti stagionali alla tazza di caffè già pronta. Il servizio in sala con doppia metodologia, seduti da ristorante, veloce e da self-service e addirittura con piatti della tradizione già pronti, cotti o da cucinare a casa, come si preferisce. Una realtà unica, con continue degustazioni, arrivano in anteprima tipicità di aziende italiane e straniere, che assaggiamo in anteprima e riusciamo a raccontare alla clientela, che si diverte con noi in queste scoperte”.
Dario Sautto