Ci risiamo!
Tutta colpa di Luisa del Sorbo! Ci trovavamo in treno di rientro dalla Croazia dopo un congresso e Luisa non si fece scappare l’occasione per coinvolgermi in questo progetto. Prima ero titubante, (avevo detto no a un collega pochi giorni prima) ma poi riuscì a convincermi dandomi margine sullo scritto, allora non potei dirle di no!
Ogni qualvolta decido di fare il pensionato pensando solo alla pesca, al cicloturismo, alle visite agli amici, trovo sempre qualcuno che riesce a convincermi a raccontare qualcosa. Parlare di cucina, di cibo, e di personaggi che hanno tracciato un solco nelmondo della ristorazione, verrebbe da dire è “pane per i miei denti”. Così mi trovo come per magia una tastiera davanti, una pagina bianca da riempire e le dita che trasformano lontani ricordi in un racconto.
Ho passato gran parte della mia vita lavorativa seduto a un tavolo di ristorante (quasi 9000 ristoranti testati) non solo ho degustato prelibate leccornie ma anche condiviso con altri questo immenso palcoscenico che è il ristorante. Tutti recitano, dai camerieri in sala, ai clienti stessi, ai cuochi con i loro piatti, ognuno con un suo ruolo ben definito, un’opera che non finisce mai, spesso uguale ma diversa nei contenuti.
Il cibo rimane una cosa importante per noi Italiani, rispetto ad altri popoli abbiamo una cultura elevata del cibo, siamo il paese al mondo che ha il più grande numero di vegetali, animali e piante produttive che ci danno il meglio. Anche la fame e la povertà abbinata alle fantasie delle nostre madri hanno prodotto piatti che ancora oggi rimangono dei must delle tavole italiane.
Detto questo ho pensato e ripensato a quello che potevo scrivere, poi alla fine mi sono detto che non potevo raccontare di giovani chef che ormai fanno parlare di sé e li leggiamo quotidianamente o ancor meglio li vediamo nelle varie trasmissioni televisive, e allora perché non raccontare di chi ha fatto la storia della cucina italiana negli anni 60/70 quando il boom economico era esploso e la ristorazione Italiana iniziava un percorso nuovo.
Perché no! Molti di voi per passione o per l’età li avrà sentiti menzionare, ma per molti invece sarà l’occasione per scoprire coloro che hanno lasciato una traccia importante nella ristorazione italiana. Sono stati personaggi che hanno lasciato una traccia indelebile, magari senza far niente di troppo tecnico nella cucina ma l’amore per il mestiere, del territorio, della cucina ne ha segnato il loro passaggio.
Non mi fermerò solo a questo. Spesso nella ristorazione accadono dei fatti singolari, dove una storia da raccontare la troviamo. Ecco che alla fine lascerò la mia mente vagare, per raccontare ancora qualcosa di questo magico mondo che è la ristorazione.
Fausto Arrighi