Si è conclusa un anno fa l’odissea gastronomica di Marco Rispo, talentuoso chef originario di Napoli, che ha finalmente scelto di tornare nella sua Campania, per la precisione a Capaccio, presso il ristorante Le Trabe dei fratelli Antonio e Raffaele Chiacchiaro. Fra il prima e l’oggi un poema scritto con grandi nomi: Ernesto Iaccarino del Don Alfonso, Fernando Arellano da Zaranda a Madrid, Lino Scarallo a Palazzo Petrucci e Marco Sacco al Piccolo Lago, dove è stato sous-chef. Sette stelle Michelin per vent’anni di studio, prima di assumere su di sé la responsabilità di una cucina già stellata.
Nel mare magnum del food, Rispo continua a seguire la stella polare della semplicità senza rinunciare al divertimento, in una zona vocata come poche. Intorno si stende la tenuta Capodifiume, oasi naturalistica che ispira un degustazione
Perché partecipare al Med Cooking Congress?
“Vogliamo contribuire a concentrate l’attenzione sul Mediterraneo e sulla sua tutela. Perché crediamo in quello che facciamo. Per esempio utilizziamo solo il pesce che c’è, altrimenti cambiamo ricetta. Vado a prenderlo di persona ogni giorno alle 5 dalle barche di San Marco Castellabate”.
Alessandra Meldolesi