NEL RISTORANTE DI SORRENTO I SAPORI GASTRONOMICI MEDITERRANEI
Tradizione, qualità e rispetto dei sapori mediterranei sono le caratteristiche del ristorante ‘O Canonico. Situato al centro di Sorrento nella ben nota piazza dedicata al grande poeta e drammaturgo Torquato Tasso, il locale ha in pratica attraversato tre secoli di storia, nascendo nel XIX, consolidandosi nel XX e rinnovandosi nel XXI, raggiungendo i 115 anni di attività. Nel 1898 presso il “Ristorante del Campidoglio ‘O Canonico” si beveva vino locale, accompagnato da poche pietanze della tradizione contadina di Sorrento. Il numero di queste ricette cresceva con il passare degli anni, ed aumentava insieme alla notorietà del locale, il cui fondatore era solito annotare le procedure di preparazione di tutte le pietanze, in un piccolo quaderno dalla copertina nera. Conservato nel tempo e passato di mano a ogni generazione, oggi questo quadernetto nero è custodito dalla famiglia di Guglielmo Terminiello che ha rilevato il locale ed ha creato, con professionalità, caparbietà e intuito un’attività nella enogastronomia tra le più attive e prestigiose dell’area sorrentina. Le ricette, ordinate e in bella scrittura rimandano alla tradizione gastronomica della penisola e della cucina napoletana: «Panzarotti con mozzarella», «Alici in cartoccio», «Braciolette di cappucce farcite», «Baccalà e patate», «Fritto con calameretti e triglie» e ancora «Candele alle Tracchiulelle», «Seppioline al basilico», «Polipetti affogati», «Zuppa di scorfano», «Braciole in tegarne», «Bucatini al cartoccio del Canonico», oggigiorno tutte alleggerite e adattate allo stile di vita contemporaneo nonché reinventate dalla creatività dello chef, vengono ancora oggi proposte da Nino e Marco, i due figli di Guglielmo. I prodotti base sono sempre di alta qualità, che siano di terra o pescato e che hanno fatto, nel tempo, di O’ Canonico un luogo dove gusto e tradizione si fondono in un connubio unico. Il ristorante accoglie i suoi clienti in un ambiente sobrio ed elegante. Offre una cucina tradizionale, rivolta ad esaltare il territorio senza perdere d’occhio le innovazioni, mantenendo fede alla sua storia di locale centenario, storia celebrata in un apposito volume pubblicato in occasione dei cento anni di attività, nel quale si evidenzia che già negli anni ’20 del XX secolo il locale veniva citato nelle guide dell’ufficio nazionale del turismo francese.
di G. Antonio Morese