Alla scoperta delle Alici di Menaica
di Fosca Tortorelli
La Menaica si riferisce ad un’antica tecnica di pesca sviluppatasi in tutto il mar Mediterraneo al tempo degli antichi greci e adoperata ormai da pochissimi pescatori. Nello specifico si tratta di una rete composta da maglie grandi, tali da permettere una preventiva selezione e in modo da far per questo restare impigliate solo le alici adulte.
Questa antica tecnica, soppiantata ormai dai nuovi e moderni metodi di pesca, è sopravvissuta in pochissime località d’Italia, uno di questi luoghi è Marina di Pisciotta, piccolo borgo della costiera cilentana, luogo in cui questa tecnica sopravvive grazie ad una minoranza di pescatori, che continuano a portare avanti questa antichissima tradizione.
La pesca avviene nelle giornate di mare calmo, tra aprile e luglio, i pescatori escono al tramonto e stendono la rete al largo sbarrando il loro passaggio nelle ore notturne. Le reti vengono poi ritirate a mano in superficie, e i pesci vengono estratti uno ad uno, ripuliti direttamente delle interiora e della testa, e sistemati in cassette di legno. Le alici infatti vengono immediatamente lavorate, prima lavandole nella salamoia, e poi sistemate nei tradizionali vasetti di terracotta, alternate con con strati di sale marino delle saline di Trapani. Una successiva stagionatura viene poi effettuata nei cosiddetti magazzeni, locali freschi e umidi, per almeno tre mesi.
Come si distinguono? Le alici di menaica sotto sale si riconoscono per la carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.