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Intervista a Lele Usai – Chef del ristorante “Il Tino” ad Ostia

Lele Usai“Il Tino” è un bel ristorante – Jre dal 2010 e stella Michelin nella guida 2015. – ad Ostia, sul litorale romano. Da 9 anni la gestione è guidata da due ragazzi cresciuti umanamente e professionalmente insieme, dopo molti anni di lavoro nel settore della ristorazione. Amicizia, equilibrio, sintonia, professionalità, impegno, lavoro e ricerca sono il punto di forza di Daniele Usai e Claudio Bronzi, chef e sommelier, nonché perfetto uomo di sala. A “Il Tino” il cliente percepisce la loro capacità, vera, di soddisfare gli ospiti grazie alla passione e all’impegno con cui viene curato ogni piccolo dettaglio. Il menù propone piatti di cucina contemporanea, esaltati da curate tecniche di esecuzione, pur mantenendo uno stile essenziale e di facile approccio. L’esperienza gastronomica si completa con la possibilità di abbinare alle ricette presentate, vini anche al calice, selezionati dalla curata cantina di circa 200 etichette. Grazie alla gestione della cantina da parte di Claudio Bronzi, è possibile trovare vini con rapporto qualità prezzo interessante. Particolare attenzione viene data ai vitigni autoctoni delle diverse regioni italiane e c’è la possibilità di trovare 20 nuove etichette ogni cambio del menù. L’ambiente è accogliente bene, con 24 sedute su 2 sale disposte su 2 livelli, tutto molto intimo e confortevole. Da un anno è presente nel ristorante una piccola scuola di cucina che accoglie fino a 7 ospiti, dove Daniele e Claudio svolgono dei corsi amatoriali sul cibo e sul vino.

-Lele Usai, che tipo di cucina è la tua? “La mia cucina si basa sulla qualità della materia prima, che viene accuratamente selezionata, sulla stagionalità dei prodotti – cambio il menù ogni 3 mesi –  e sul “fatto in casa”, ne sono un esempio i 6 tipi di pane, la pasta fresca e la pasticceria, sempre molto apprezzata dai clienti.”

Perché hai scelto questa ricetta? “Mare forza 9” esprime al massimo il concetto di “mare”, elemento predominante del mio territorio. L’ idea del piatto è far rivivere un emozione visiva: i crudi e le erbe aromatiche del piatto sono impiattate in modo da ricordare un pesce spiaggiato su un bagno asciuga, qui fatto con bottarga grattugiata.

La Ricetta “Mare Forza 9”

A cura di Tania Mauri




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