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Ristorante Le dodici fontane, Villa Neri – Linguaglossa

Una dimora immersa nel verde, tra vigne, ulivi e quercieti. La Spa, intima ed esclusiva, che avvolge in un tiepido abbraccio rilassante. Il percorso sensoriale unico completato dall’esperienza che offre il ristorante “Le dodici fontane”, con la cucina tipicamente siciliana elaborata in ricette creative e sublimi dello chef Elia Russo.
Siamo a Villa Neri, a Linguaglossa, un angolo di paradiso sospeso tra Etna e Ionio, tra vulcano e mare, a due passi da Taormina. Lo scenario giusto è offerto dallo sfondo dell’Etna, che si unisce ai profumi dell’antico uliveto. Poi, il mare poco distante regala altre emozioni, che arrivano in tavola con le degustazioni del ristorante.
Il resort di lusso si trova in una villa alle pendici del vulcano. Le camere dell’hotel sono eleganti e in stile moderno, con tutti i miglior comfort. Le suite di lusso sono spaziose e hanno la vasca idromassaggio privata. Grazie al clima unico che offre la Sicilia, la piscina scoperta è fruibile praticamente quasi tutto l’anno, mentre la Spa, la sauna, la sala massaggi e la vasca idromassaggio completano al meglio l’esperienza in una delle strutture che fanno parte del circuito “Small Luxury Hotels of the World”.
Il ristorante “Le dodici fontane” è l’angolo del gusto dello chef Elia Russo, uno che ama portare in tavola profumi e sapori di Sicilia, memoria di lava e mare. Se ci si affida al suo menu degustazione, si può assaporare sicuramente qualche piatto forte della casa: lo spaghettone alla Norma con colpa di ricci di mare, oppure la tipica frascatula siciliana, o ancora la pancetta di maiale nero dei Nebrodi. Tra mare e vulcano, non può mancare l’ombrina, crema di mais dolce, cagliata di limone e perle di caviale, o ancora la selezione di formaggi tipici siciliani con marmellate della casa e miele etneo. La carta, poi, è un tripudio di seppie, capesante, ricci di mare, pistacchio di Bronte e bufala ragusana, pesce spada e lampuga, con le immancabili mandorle che ritornano – insieme ai pistacchi, al miele di ape nera sicula e ovviamente alla ricotta – nei più gustosi dolci delle tradizione della Sicilia orientale.
Particolari sono lo Spaghettone alla Norma non in Norma e con polpa di riccio, nonché il raviolo di pasta fresca con farcia di coniglio in agrodolce, crema di basilico e succo di carote, nonché il trancio di ombrina con cream di mais dolce, cagliata di limone e perle di caviale Calvisius.
Tra i dessert, il gelato al miele di ape nera sicula, fragole di bosco, crema allo yogurt e manta con croccante di pane, e il vulcano di ricotta con cuore all’arancia, biscotto all’olio evo e salsa ai frutti rossi.




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