Trattoria Del Moro Aronne – Orvieto (TR)

set 05, 2014Gusto MediterraneoNews

La città di Orvieto è un grande centro storico con vie e piazze che si intrecciano tra loro. Sembra quasi sospesa così com’è in alto rispetto alla vallata sottostante. Si può accedere da affascinanti porte medievali e circumnavigarla con una bella passeggiata. La via principale che attraversa il centro storico, è Corso Cavour al cui centro c’è l’imponente Torre del Moro, visitabile, che domina la città e da cui si va in Via del Duomo verso il Duomo, la bellissima cattedrale, un vero capolavoro in stile gotico-romanico. La maestosa facciata splende per i mosaici in oro e preziosi, le quattro guglie si slanciano nel cielo azzurro e dalla piazza si può godere di uno straordinario panorama della chiesa e della vallata. Tra le altre chiese da segnalare la più antica, quella di San Giovenale del 1004, e quella di San Francesco, una costruzione imponente. Non si può non rimanere affascinati dalla Chiesa di Sant’Andrea e la sua originale torre dodecagonale, il Palazzo Comunale e il Palazzo del Popolo. Sulla via principale, ad angolo con la Torre del Moro, in via Leonardo, è possibile mangiare in una trattoria che fa una cucina semplice ma gustosa, la Trattoria Del Moro Aronne. A conduzione familiare, la cuoca è la zia Emiliana, che ha imparato da autodidatta dalla nonna. La cucina è classica, della tradizione, con influenze toscane e laziali, che cambia a seconda della stagione, come i crostini di fegato, la carbonara di fave e baffo, un guanciale di maiale e senza uovo, l’acqua cotta con le verdure e l’uovo, i nidi di rondine pecorino e miele, il cinghiale dolce forte, in umido con cioccolato, canditi, spezie, il baccala all’orvietana con la menta, l’agnello alla cacciatora, la trippa, la coratella, le polpette di verdure, il coniglio alle erbette, la classica salsiccia con patate saltate in padella, il tiramisù, la cheesecake. La pasta e i dolci sono fatti in casa. Molti i vini con etichette locali, toscane, umbre e piemontesi, tra cui il vino “Aronne”, prodotto da una cantina di zona, che ha etichetta diversa estate e inverno. Le materie prime vengono scelte personalmente e sono quasi tutte di zona, il fresco viene preso dal mercato nella piazza vicina mentre il cinghiale è maremmano – la carne viene selezionata da produttori locali. Le tre sale sono gradevoli, ognuna con un tema, il jazz, il folk, il teatro. Il personale è gentile ed efficiente, molto apprezzato dagli stranieri. Mentre si esce da Orvieto c’è il magico Pozzo di San Patrizio, una struttura unica, con le sue due scalate ellittiche che non si incontrano mai salendo e scendendo il pozzo, visitabile percorrendo i suoi 248 scalini.