Un tour italiano di fine anno tra le cantine dell’Etna, sapori e beneficenza organizzato con il coordinamento dello chef Pietro D’Agostino patron del ristorante stellato La Capinera di Taormina. E’ la tappa autunnale del team tecnico del Mediterranean Cooking Congress in programma in Sicilia dal 1° al 3 ottobre. Location di benvenuto “Villa Neri” sull’Etna, con un tour dell’hotel piena espressione della bioarchitettura, che vanta 5 stelle, ed è situato su una terrazza naturale da cui si gode una vista superba sul Golfo di Taormina, immerso in un contesto rimasto integro e tutelato dal Parco dell’Etna. Tra le 24 camere dell’Hotel Villa Neri, ci sono addirittura 9 suite “enoteca” con vasche idromassaggio, logge e terrazzi, e delle piccole cantine private con selezione di vini bianchi e rossi, dalle 80 aziende della zona con i bicchieri giusti per ogni vino… All’interno dell’hotel c’è il ristorante già segnalato dalla Guida Michelin “Le dodici fontane”; da qui lo sguardo spazia fino alla cima dell’Etna, e in questo scenario i profumi e i sapori siciliani diventano un’esperienza indimenticabile. Elia Russo, da tre anni executive chef del ristorante Le dodici fontane, è cresciuto con Massimo Mantarro, 2 stelle Michelin, chef del San Domenico Palace di Taormina. Lo chef Russo unisce la tecnica al rispetto degli ingredienti locali, interpretando in modo creativo le ricette del territorio e sono sorprendenti le sue sperimentazioni e i suoi abbinamenti. Tra i piatti di Elia più apprezzati ci sono il Riso Carnaroli mantecato al limone e pepe nero su battuto di scampetti freschi, il Tonno pinna gialla, con créme brulée di sedano di rapa, punte di vino cotto e cipollotti laccati al miele di zagara d’arancia, e poi il Capocollo di maialino nero dei Nebrodi cotto a bassa temperatura con semi di finocchio riccio etneo, spuma di patate arrosto e foglie di cicoria saltate all’aglio.
Il tour in Sicilia del team tecnico del Mediterranean Cooking Congress da tema “Vite da Vulcano”, continuerà secondo le linee guida dello chef Pietro D’Agostino, patron del ristorante “La Capinera” di Taormina, con una full immersion tra due importanti appuntamenti all’insegna di sapori e solidarietà in programma il 2 ottobre.
Il mattino ci sarà il raduno dei migliori Chef e pasticcieri d’Italia dell’associazione Charming Italian Chef, FIC, CON.PA.IT, capitanati da Pietro D’Agostino, 1 stella Michelin ristorante “La Capinera” di Taormina (ME) e Seby Sorbello, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei e Chef Patron del ristorante Sabir Gourmanderie di Zafferana etnea, che saranno protagonisti assieme ai produttori del territorio siciliano di un B2B a partire dalle ore 10 all’interno della splendida bottaia della cantina Pietradolce. Gli chef interpreteranno ai fornelli i prodotti che ciascun produttore avrà portato sui banconi, seguendo il tema della sostenibilità: scelte etiche in cucina significa non solo porre attenzione alla provenienza dell’ingrediente, alla stagionalità, ma anche al modo in cui ogni prodotto viene successivamente trasformato.
In serata, il tour si sposta a Radice Pura, a Giarre, provincia di Catania, dove prenderà il via il “Fundraising Dinner – doniamo aria” uno degli eventi di beneficienza più importanti dell’anno, che vede insieme chef stellati, pasticcieri, personaggi dello spettacolo, calciatori e magistrati che si cimenteranno in una divertente gara culinaria tra mestoli e padelle. La giuria sarà composta da giornalisti. L’evento quest’anno vede la direzione artistica di Gino Astorina, sul palco il conduttore Ruggero Sardo e un’ospite speciale, direttamente da Sanremo, Giovanna D’Angì.
Nel corso del B2B del mattino, con produttori, giornalisti, blogger e influencer si darà il via al dialogo con gli chef sul tema: ‘’Interpretare il cambiamento della cucina siciliana e italiana nei prossimi anni”, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto. Un dibattito in merito all’offerta qualitativa dei prodotti dell’agroalimentare con uno specifico focus sul tema della sostenibilità, laddove fare scelte etiche in cucina significa non solo porre attenzione alla provenienza dell’ingrediente, alla stagionalità, ma anche al modo in cui ogni prodotto viene successivamente trasformato. Territorio, materie prime, non spreco e centralità dell’uomo, è dunque un paradigma attorno al quale alcuni degli interpreti più illuminati dell’alta ristorazione si stanno già muovendo.
Cucinare consapevolmente significa rispettare le materie prime, valorizzandole in ogni fase, dalla produzione alla conservazione fino alla loro trasformazione finale, attraverso un metodo di cottura ideale che ne conservi gusto e proprietà. Significa minimizzare gli sprechi, sviluppando inventiva e creatività. La cottura è intesa come celebrazione di un ingrediente. Il termine dei lavori è previsto il pranzo.