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CRISTINA BOWERMAN

10274198_782874788413391_927564354185087669_nCristina Bowerman è originaria di Cerignola, in Puglia. Dopo la laurea in Giurisprudenza, continua gli studi forensi a San Francisco, California. Negli USA si afferma come graphic designer e inizia a lavorare anche nel settore della ristorazione, curando grafica e marketing. Nel frattempo coltiva la passione culinaria, da sempre nel suo DNA, fino a maturare la decisione di farne un mestiere, e si laurea in Arti culinarie alla Culinary Academy di Austin, Texas.

Al 2004 risale le decisione di tornare temporaneamente in Italia per approfondire la conoscenza della cucina italiana. Dopo varie esperienze, viene chiamata a Roma come chef da Glass Hostaria, a Trastevere, dove decide di fermarsi.

Ben presto acquisisce grande notorietà anche a livello internazionale.

Nel 2009 riceve le due forchette dal Gambero Rosso e nel 2010 la Stella Michelin, unica donna italiana per quell’anno. La sua “storia” e quella del ristorante Glass sono diventate un case study alla Bocconi nel programma 2010.

Dal 2012 è anche alla guida della cucina di Romeo chef&baker a Roma, un nuovo concept gastronomico dallo stile creativo.

Cristina partecipa come relatrice a numerosi congressi in Italia e all’estero, tra cui Identità Milano, Montreal en Lumière, Identità Golose New York. E’ docente di corsi professionali di cucina presso varie scuole e insegna anche al corso di Food&Culture dell’University of Illinois per il trimestre italiano a Roma. Nel 2013 è stata premiata a Identità Golose come chef donna dell’anno.

Inarrestabile, sempre curiosa di arricchire la propria ricerca, Cristina studia con una particolare attenzione l’applicazione della scienza in cucina.

Nel giugno 2014 esce il suo primo libro “Da Cerignola a San Francisco e ritorno – la mia vita di chef controcorrente” da cui è tratta la ricetta che ci propone.

Che tipo di cucina è la tua? La mia cucina e’ fatta da una costante ricerca e sperimentazione – utilizzando al meglio tecniche e ingredienti della cosiddetta “cucina molecolare” che non sono altro che il frutto della conoscenza scientifica dei fenomeni che avvengono in cucina – e dall’unione sapiente di piu’ culture e piu’ influenze senza dimenticare mail le origini.

A cura di Tania Mauri

Foto di Andrea Federici




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